Legge di stabilità 2014: richieste FISH al Governo

Saccomanni, Letta e AlfanoLa legge di stabilità inizia il suo iter con l’approvazione della prima stesura che dovrebbe avvenire in Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni. È la disposizione più rilevante per le sorti dei Cittadini, dei servizi pubblici, delle imprese.

La drammatica situazione economica del Paese, lo stato dei servizi sociali, la progressiva marginalità ed esclusione sociale verso la quale sono sospinte sempre più ampie fasce della popolazione rendono le prospettive assai preoccupanti ed impongono l’adozione di scelte decise e strutturali.

La discriminazione e l’esclusione sociale sono le prime cause dell’impoverimento. La mancata tutela dei diritti umani rende impossibile il pieno sviluppo umano, genera conflitti, impedisce la partecipazione che è la base di ogni democrazia.” A questa considerazione Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento di Handicap, fa seguire la decisa proposta della FISH: “Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una inarrestabile compressione del 70% dei Fondi Sociali. Il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, che nel 2008 contava su 930 milioni di euro, è crollato a 70 milioni nel 2012, e a 345 nel 2013. Il Fondo per le non autosufficienze, rimasto a zero per due anni, nel 2013 è stato finanziato, dopo una defatigante azione di pressione, con 275 milioni. Poco per le esigenze cui vorrebbe fare fronte.”

Per il 2014 la destinazione dei Fondi è formalmente pari a zero e le prospettive sono assai incerte. “Al Governo e al Parlamento chiediamo in modo chiaro e netto due interventi: il finanziamento dei due Fondi elevando adeguatamente l’intervento del 2013; rendere ‘strutturali’ questi Fondi prevedendo già ora il finanziamento triennale. La garanzia dei livelli essenziali dei diritti: questo dovrà essere il motivo ispiratore delle future politiche a favore delle persone con disabilità affinché garantiscano davvero l’inclusione.” L’azione della FISH delle prossime settimane sarà fortemente rivolta in questa direzione.

Ma ci sono anche altri temi caldi che dovrebbero trovare spazio nella legge di stabilità. Innanzitutto un intervento correttivo doveroso alla riforma previdenziale che prevede, ai fini della pensione anticipata, l’incidenza negativa dei permessi e dei congedi fruiti per l’assistenza alle persone con disabilità grave. “È un paradosso che sottolinea la scarsa attenzione del Legislatore per il lavoro di cura garantito da milioni di italiani. Un correttivo va apportato, ma deve rappresentare solo il primo punto di un più compiuto intervento a favore e supporto dei caregiver familiari.” In queste ore la FISH sta per diffondere lo schema di un intervento legislativo per sanare – intanto – quella parte della riforma “Fornero” sulle pensioni.

Un altro intervento è necessario nel settore IVA. Dal primo gennaio prossimo le prestazioni erogate dalle cooperative sociali non godranno più dell’IVA agevolata (4%). Assistenza ad anziani e disabili, trasporti, accompagnamento, asili nido costeranno (almeno) il 6% in più. Un aumento che graverà sulle famiglie o sulle casse esangui dei Comuni che non potranno che ridurre i servizi. Un boomerang che va assolutamente bloccato.

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