La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap il 16 settembre 2015 ha organizzato un importante incontro dal titolo Il nuovo paradigma della Convenzione ONU per l’accesso ai diritti ed il contrasto delle discriminazioni delle persone con disabilità (Informazione, accertamento e accesso a benefici, prestazioni e servizi).

L’incontro ha scelto come sede la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma.

L’incontro rappresenta l’occasione, partendo dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, di riflettere sul presente per porre le basi di politiche future radicalmente diverse a partire da novi criteri per l’accertamento della disabilità alla strutturazione di investimenti, servizi, strategie per la reale inclusione delle persone con disabilità.

Nel proporre un “cambio di paradigma”, come afferma il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, è indispensabile fare i conti con le derive culturali e sociali che l’invalidità civile, i luoghi comuni, i pregiudizi hanno ingenerato.

Questa pagina è dedicata a raccogliere e diffondere alcuni dei materiali e dei documenti usati come base della discussione.

Programma

Documenti

Audio

Trascrizioni disponibili a richiesta presso la Segreteria FISH.

Prima sessione – Tra Convenzione ONU e invalidità: stato dell’arte e prospettive  (mp3, 105 MB)
Modera: Alfredo Ferrante, Divisione Politiche sociali per le persone con disabilità e per le persone
non autosufficienti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Presentazione e analisi dei dati di HandyLex.org – Carlo Giacobini, Direttore di HandyLex.org
Accertamento e Convenzione ONU – Giampiero Griffo, Forum Europeo sulle Disabilità
Le analisi dell’Osservatorio sulla Convenzione ONU – Carlo Francescutti, coordinatore del
Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio Nazionale Disabilità
Franca Biondelli, Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Tavola rotonda – La sostenibilità delle nuove prospettive (mp3, 80 MB)
Modera: Donata Vivanti, Vicepresidente FISH
Roberto Speziale, Vicepresidente FISH
Raffaele Tangorra, Direttore Generale delle politiche sociali del Ministero del Lavoro
Marco Ghersevich, Direttore Centrale Assistenza ed Invalidità Civile INPS
Giovanna Boda, Direttore Generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la
comunicazione del Ministero dell’Istruzione
Marco De Giorgi, Direttore Generale UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali)

Terza sessione – Le nuove prospettive tra diritti fondamentali e revisione della spesa (mp3, 120 MB)
Modera: Mario Alberto Battaglia, Vicepresidente FISH e direttore AISM
Vincenzo Falabella, Presidente FISH
Maurizio Bernava, Segretario Confederale CISL
Romeo Tuosto, CGIL
Enrico Troiani, Componente Segreteria Nazionale UIL, Politiche del Sociale e Sostenibilità
Roberto Romeo, FAND
Pietro Vittorio Barbieri, Portavoce del Forum Terzo Settore
Rita Visini, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio
Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Dibattito
Conclusioni di Vincenzo Falabella, Presidente FISH

Infografiche

Com’è andata la caccia ai “falsi invalidi”? - 854.192 verifiche straordinarie (2010-2013) - 67.225 provvidenze revocate (7,9%) * - 352.7 milioni di risparmio dichiarato - 101.3 milioni di spesa per medici esterni - 100 milioni di costi amministrativi interni (stima) - 151.4 milioni di risparmio totale netto - 37,8 milioni di risparmio medio annuo netto - 16.700 milioni spesa annua per pensioni e indennità invalidi - 0,2% di risparmio annuo su spesa invalidità - - * buona parte ha presentato ricorso e circa il 40% lo ha vinto - Fonti: documenti allegati alla Seduta della XII Commissione Permanente (Affari sociali), Camera dei deputati, 29 maggio 2014Quante persone si occupano di una domanda di invalidità? - Fase di accertamento - Certificato medico: 1 medico curante - Presentazione della domanda: 1 operatore del patronato sindacale - Gestione domanda presso ASL: 1 amministrativo - Gestione domanda presso INPS: 1 amministrativo - Visita di accertamento presso ASL: 6 medici + 1 operatore sociale - Verifica del verbale presso INPS: 5 medici + 1 operatore - 15 persone - Fase di erogazione - Erogazione della pensione: 1 operatore del patronato sindacale - Gestione erogazione presso INPS: 1 amministrativo - 2 persone - Fase di ricorso - 1 amministrativo del patronato sindacale - 1 legale del cittadino - 1 perito medico del cittadino - 1 legale di INPS - 1 perito medico di INPS - 1 perito del Tribunale - 1 giudice - 1 amministrativo del tribunale - 8 persone - A vario titolo le professionalità coinvolte variano da 15 a 25

Quanti sono i disabili gravi in Italia? - ISTAT: sono 3,1 milioni le persone con limitazioni funzionali gravi di 15 anni e +. - INPS: eroga l’indennità di accompagnamento per invalidità civile a circa 2 milioni di persone. - Persone con limitazioni funzionali gravi: 3.086.000 - Titolari di indennità di accompagnamento: 1.933.000 - 1.153.000 persone con limitazioni funzionali gravi non percepiscono l’indennità di accompagnamento - Fonte; ISTAT Inclusione sociale delle persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi (2015) – dati 2013Che servizi ottengono le persone con disabilità dai Comuni? - 6,9 disabili su 100 Assistenza domiciliare socio-assistenziale - 1,9 disabili su 100 Assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari - 4,0 disabili su 100 Voucher, assegno di cura, buono socio-sanitario - 4,2 disabili su 100 Ricoverati in strutture residenziali - Nel 2013 meno del 20% delle famiglie con persone con disabilità ha usufruito di servizi pubblici a domicilio. - Il 70% delle famiglie non usufruisce di alcun tipo di assistenza domiciliare, né privata né pubblica. (Dati ISTAT 2013)

Quanto si spende in Europa per disabilità in % al PIL? - Danimarca: 4,1 - Svezia: 3,9 - Croazia: 3,5 - Finlandia: 3,5 - Lussemburgo: 2,6 - Belgio: 2,3 - Germania: 2,3 - Paesi Bassi: 2,3 - Austria: 2,2 - Media UE (28): 2,1 - Francia: 2,1 - Portogallo: 1,9 - Regno Unito: 1,9 - Estonia: 1,8 - Spagna: 1,8 - Italia: 1,7 - Slovacchia: 1,6 - Slovenia: 1,6 - Ungheria: 1,6 - Lituania: 1,5 - Polonia: 1,5 - Bulgaria: 1,4 - Repubblica Ceca: 1,4 - Grecia: 1,3 - Irlanda: 1,3 - Romania: 1,3 - Lettonia: 1,2 - Cipro: 0,8 - Malta: 0,7 - Fonte: Eurostat – Spesa in protezione sociale per funzione disabilità in % al PIL (dati 2012, ultimi disponibili)Quanto si spende in Europa per la disabilità? - La spesa procapite in euro - Lussemburgo: 1.513 - Danimarca: 1.233 - Svezia: 1.220 - Finlandia: 1.018 - Paesi Bassi: 745 - Germania: 743 - Austria: 714 - Belgio: 683 - Francia: 595 - Media UE (28): 538 - Croazia: 538 - Regno Unito: 501 - Italia: 430 - Spagna: 426 - Irlanda: 384 - Portogallo: 355 - Estonia: 335 - Slovenia: 333 - Slovacchia: 325 - Repubblica Ceca: 306 - Ungheria: 288 - Lituania: 287 - Polonia: 276 - Grecia: 264 - Lettonia: 199 - Cipro: 180 - Romania: 174 - Bulgaria: 171 - Malta: 156 - Fonte: Eurostat – Spesa in protezione sociale per funzione disabilità in standard di potere d’acquisto (SPA) procapite in euro (dati 2012, ultimi disponibili)

Quanti disabili vivono in istituto? - 257.009 persone con disabilità o non autosufficienti sono a rischio di segregazione - 2.593 minori con disabilità e disturbi mentali - 49.159 adulti con disabilità e patologia psichiatrica - 205.258 anziani non autosufficienti - Il 95% vive in istituto o in RSA e solo il 5% vive in comunità - Il 60% dei ricoveri in struttura è concentrato in 4 regioni: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e PiemonteQuanto spendono i Comuni per la disabilità? - Spesa per persona con disabilità - Piemonte: 3.875 - Valle d’Aosta: 307 - Liguria: 2.173 - Lombardia: 4.117 - Bolzano: 21.628 - Trento: 12.417 - Veneto: 3.892 - Friuli Venezia Giulia: 7.604 - Emilia-Romagna: 4.232 - Toscana: 2.679 - Umbria: 1.363 - Marche: 4.283 - Lazio: 4.060 - Abruzzo: 1.783 - Molise: 824 - Campania: 706 - Puglia: 1.065 - Basilicata: 1.482 - Calabria: 469 - Sicilia: 1.699 - Sardegna: 8.517 - Media nazionale: 2.990 euro/anno – 8 euro/giorno - Fonti: ISTAT, “Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli e associati. Anno 2012”, agosto 2015

Quante persone con grave disabilità lavorano? - Persone con gravi disabilità 15-64 anni - Il 19,7% lavora - [l'80,3% non lavora] - in cerca di occupazione 10,5% - non in cerca di occupazione 23,9 % - hanno smesso di lavorare 46,0 % - Meno di una persona su cinque con grave disabilità lavora. - Fonte: ISTAT, “Inclusione sociale delle persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi. Anno 2013”, (luglio 2015)