FISH Veneto

VenetoSede legale

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Organi

Presidente: Andreina Comoretto

Direttivo: Andreina Comoretto (presidente) Carlo Adelchi Castrignanò (Vicepresidente), Massimo Cauchioli (segretario/tesoriere), Matteo Pagano, Giovanni Cappellari, Gabriella Fermanti

Collegio dei Revisori e di garanzia: Dario Ceroni, Flavio Savoldi

Scadenze delle cariche: 24 ottobre 2024

Organizzazioni federate

  • AIAS Veneto
  • AIPD Veneto
  • AISM Veneto
  • ANGSA Veneto
  • Disabili Visivi Veneto
  • FIADDA Veneto
  • GALM Gruppo Animazione Lesionati Midollari
  • Gruppo Asperger Veneto
  • Prader Willi Triveneto
  • UILDM Veneto

Attività recenti

La Federazione del Veneto partecipa stabilmente ai lavori del Tavolo consultivo per la disabilità istituito dalla Giunta regionale. L’accresciuta capacità di iniziativa politica, la presenza sul territorio e l’autorevolezza propositiva l’hanno resa un interlocutore riconosciuto con cui il confronto è d’obbligo. Le critiche formulate di recente alla Giunta veneta proprio sulle modalità del confronto associativo evidenziano il ruolo attivo e non subalterno della Federazione.

Le azioni sul territorio si propongono di attivare l’associazionismo aderente e quello locale, i familiari e le persone con disabilità. Il confronto con le Conferenze dei Sindaci e i comitati di distretto permettono alla FISH di dimostrare agli Enti locali la propria disponibilità al dialogo, l’autonomia e la preparazione e al tempo stesso di sottolineare le carenze della programmazione socio sanitaria sia in sede locale che regionale. E’ la FISH che chiede ai Comuni di assumere un ruolo attivo nei confronti della Giunta regionale.

L’azione promozionale della Federazione a sostegno della domiciliarità, dell’assistenza personalizzata e della Vita Indipendente coinvolge l’associazionismo locale e i comitati organizzati dei familiari presenti sul territorio che vedono la FISH come strumento di lavoro unitario caratterizzato in senso democratico e partecipativo.

Sul tema della domiciliarità e dell’assistenza autogestita sono state programmate video conferenze in tutte le province del Veneto con risultati lusinghieri. Il ritorno politico è altrettanto positivo: nuove associazioni hanno infatti chiesto di aderire alla FISH del veneto.

Nel triennio 2018-2020 la Federazione ha organizzato incontri sull’inclusione scolastica, sui limiti dei servizi di neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza e sulle criticità dell’Amministrazione di sostegno. La FISH ha illustrato alle 9 Direzioni socio sanitarie delle ASL del veneto, nel corso di un tour promozionale, i limiti delle deliberazioni regionali e degli interventi domiciliari locali e le proprie proposte in materia tese a dare attuazione alla Convenzione ONU: diritto di scegliere come e dove vivere, sostegni adeguati per intraprendere percorsi di promozione dell’autonomia personale e di vita indipendente.

La FISH intende promuovere una grande mobilitazione regionale non appena la situazione lo permetterà e in questo senso sta operando. Prepariamo oggi le azioni di domani sollecitando la partecipazione alla vita associativa, proponendo azioni unitarie e condivise e riaggregando il composito mondo del Terzo settore. Serve un fronte unitario in grado di affrontare i problemi con cui inevitabilmente dovremo misurarci nei prossimi anni. La Federazione intende contrastare la tendenza alla “sanitarizzazione” e rilanciare la programmazione socio sanitaria sottoposta da anni ad interventi improvvisati ed emergenziali. Chiede alla Regione Veneto, che ha fatto propria la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, di dare concreta traduzione ai diritti costituzionali e ai principi della Convenzione ONU: faccia la Regione ciò che lo Stato non fa.

La FISH denuncia al tempo stesso la progressiva riduzione delle prestazioni sanitarie, socio sanitarie e sociali e chiede alla Giunta ed al Consiglio regionale di varare un piano straordinario – non emergenziale – per la disabilità e la non autosufficienza in grado di fornire risposte inclusive, logica ordinaria e programmatica ai servizi e agli interventi sottoposti ad una molteplicità di interventi legislativi dello Stato che complicano, anziché migliorare, gli indirizzi regionali in materia.

Le progettualità sperimentali sulla “vita indipendente e la proposta relativa all’uso del Fondo destinato ai caregiver familiari, sostenute dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, hanno causato politiche locali confuse e contradditorie.

Resta aperto il problema del reperimento delle risorse finanziarie necessarie per il   potenziamento dei servizi e degli interventi. La Federazione audita presso la 5a

Commissione del Consiglio regionale ha esposto le proprie critiche al piano Regionale Socio Sanitario straordinario e al bilancio di previsione 2021 e di recente al PRRR convergendo sul documento del Forum veneto del terzo settore, cui aderisce.

La Federazione svolge la propria attività attraverso rappresentanze territoriali nominate dal Direttivo regionale su proposta delle associazioni aderenti. Lo scorso gennaio ha promosso una conferenza regionale sull’assistenza e l’autonomia personale e la Vita Indipendente che sarà replicata in tutte le province del veneto.

L’azione territoriale si propone di dare attuazione in loco agli indirizzi e programmi decisi dal congresso nazionale della FISH.

L’operatività delle FISH territoriali e dei gruppi di lavoro tematici regionali favorirà il confronto e la partecipazione ed amplierà la base associativa favorendo una maggiore solidità organizzativa.

Il gruppo sull’accessibilità e la mobilità ha promosso incontri di approfondimento e confronti con numerose Amministrazioni comunali. La FISH sollecita la realizzazione dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche ed agisce per dare contenuti concreti alla progettazione inclusiva universale. La pressante azione propositiva sugli assessori regionali competenti ha determinato il rifinanziamento, seppur parziale, della legge regionale per la predisposizione dei Piani comunali di eliminazione delle barriere. Significativa è stata inoltre l’azione della FISH volta a sollecitare presso RFI l’accessibilità delle stazioni e dei treni regionali.

Il gruppo di lavoro per l’inclusione scolastica e sociale ha organizzato incontri e seminari di approfondimento sulla proposta di legge tesa a migliorare la qualità dell’inclusione scolastica. Il gruppo ha severamente criticato l’operato dell’Ufficio Scolastico Regionale in merito ai criteri utilizzati per l’assegnazione dei posti di sostegno.

Il gruppo di lavoro sull’integrazione lavorativa, di più recente costituzione, si è posto l’obbiettivo di riportare il tema dell’inserimento lavorativo e della formazione all’attenzione dell’agenda politica. Il vicepresidente della FISH veneto è stato recentemente designato dalle associazioni di persone con disabilità e loro familiari e dal Forum del Terzo settore come rappresentante nella Commissione per la “concertazione tra le parti sociali” istituita dalla Regione del veneto.